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CARDIOLOGIA Massa - Versilia

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Domande Frequenti

Torverai di seguito un elenco di domande frequenti.

A fondo Pagina il modulo per fare una domanda non presente tra quelle frequenti. 

Sto bene, ma non ho mai eseguito un accertamento cardiologico.

E' necessario farlo anche se in benessere?

 

In assenza di sintomi e in pieno benessere non è generalmente indicato eseguire un accertamento cardiologico. L'unica condizione potrebbe essere l'età.

Dopo i 40 anni e nel postmenopausa il pericolo di sviluppare malattia cardiovascolare inizia a comparire e alcuni fattori di rischio, come l'ipertensione e il colesterolo, possono necessitare di un'assistenza specialistica per essere contenuti.

Nella mia famiglia  ci sono stati casi di patologie cardiache, sarebbe il caso di fare un controllo?

 

La familiarità del paziente per malattie cardiovascolari è sempre tenuta in grande considerazione.
Aver avuto in familgia casi malattia coronarica, in particolare in soggetti maschi <55 e donne <60 anni, predispone allo sviluppo della stessa patologia.
Aver avuto in famiglia casi decessi improvvisi dovuti al cuore (spesso etichettati come infarto) è uno dei motivi più importanti per eseguire un controllo anche se in giovane età. 
Molti difetti congeniti delle valvole cardiache come la bicuspidia aortica o il prolasso mitralico sono ereditari.
Anche le patologie dell'aorta come gli aneurismi e le dissezioni hanno un carattere familiare.
Eseguire un controllo completo in questi casi è assolutamente raccomandabile.

Il mio colesterolo è ai limiti di norma o appena al di sopra dei limiti.
Devo preoccuparmi?

 

Il colesterolo è un importante fattore di rischio.

Molti si affidano ai famosi "asterischi" sui referti di laboratorio, niente di più sbagliato!

I valori limite del colesterolo spesso riportati si riferiscono ad un paziente "standard" a basso rischio ma in realtà ogni paziente ha un diverso rischio, stabilito da molti fattori che vanno attentamente ricercati e per ciascun livello di rischio esiste un limite di colesterolo diverso.

Insomma, un colesterolo che va bene per un individuo non va bene per un altro.

​E' importante rivolgersi allo specialista per stabilire il proprio rischio individuale e trattare efficacemente l'ipercolesterolemia.

Non ho sintomi ma sono diabetico, devo effettuare accertamenti cardiologici?

 

Il diabete è uno dei fattori più gravi per il rischio cardiovascolare.
Un paziente diabetico, anche se asintomatico, deve essere controllato più frequentemente.
Molti programmi dei centri anti-diabete prevedono controlli cardiologici regolari.
Bisogna ricordare che il diabete può danneggiare i nostri recettori del dolore, per qui il paziente diabetico ha una soglia del dolore molto alta e potrebbe non percepire il dolore cardiaco pur in presenza di restringimenti gravi delle coronarie.

Da piccolo mi dicevano che avevo un "soffietto" al cuore.
Come devo comportarmi?

 

La maggior parte dei soffi pediatrici sono benigni e scompaiono con la crescita. 
Tuttavia, il consiglio è quello di effettuare almeno un controllo in età adulta per escludere che il soffio potesse essere la spia di un difetto congenito che può evolvere anche nell'adulto.

Da alcuni mesi ho notato che mi affatico più facilmente e spesso ho sensazione di fiato corto. Può dipendere dal cuore?

 

La "dispnea" o sensazione di fiato corto è uno dei sintomi più frequenti di molte patologie cardiache. Ovviamente esso può dipendere da molte altre condizioni come l'abitudine al fumo, il peso eccessivo, l'età e da patologie endocrine.
Rimane comunque importante escludere la causa cardiaca per cui un accertemento cardiologico è fortemente indicato, soprattutto se il sintomo dimostra di peggiorare progressivamente e in breve tempo. 

Spesso ho la sensazione che il mio cuore salti un battito o che uno dei battiti sia molto forte e fastidioso, quasi come se il cuore "uscisse dal petto". 

 

Il "cardiopalmo" ovvero la sensazione di percepire il battito cardiaco è estremamente frequente. La sensazione di salto di un battito o di alcuni battiti molto forti e diversi effettuati dal cuore può dipendere dalla presenza di extrasistoli.
Le extrasistoli sono benigne nella maggior parte dei casi. 
Tuttavia, accertare la tipologia, il numero ed escludere eventuali cause sottostanti può essere importante, in particolare in presenza di familiarità per morte cardiaca, storia di sincope, associazione con dolore toracico, affanno o sudarazione.
Se gli episodi di cardiopalmo sono poi molto frequenti e prolungati è necessario escludere la possibilità di aritmie come la fibrillazione atriale o le aritmie da rientro. 

Spesso ho degli episodi di dolore al petto e non so come comportarmi. 

 

Il dolore toracico può avere numerose cause. 
Dalle più innocenti, spesso legate a patologie muscolo-scheletriche-nevralgiche, polmonari/pleuritiche o a patologie del tratto digestivo (reflusso gastroesofageo, gastrite) ad altre ben più gravi come la cardiopatia ischemica, l'embolia polmonare, lo pneumotorace o le sindromi aortiche acute. 
Un dolore toracico non deve mai essere sottovalutato, in particolare se:
- Si associa allo sforzo fisico e tende a calmarsi con il riposo.
- E' improvviso, violento e persiste a lungo.
- Si accompagna a sensazione di mancanza d'aria, nausea o intensa sudorazione.
- Si irradia al collo, alla mandibola, agli arti o al dorso.
In tutti questi casi è necessaria una valutazione in tempi brevi.
 

Sono svenuto, è grave?

 

La sincope o svenimento è caratterizzata da perdita di coscienza transitoria con perdita del tono muscolare e caduta al suolo se ci si trova in piedi.
Possono esserci altre condizioni simili dove la perdita di coscienza non è completa e il paziente sperimenta solo una sensazione di "mancamento", in questo caso si parla di "pre-sincope".
La maggior parte delle sincopi sono benigne, tuttavia bisogna escludere con certezza che possano essere causate da malfunzionamenti cardiaci o da problemi del ritmo. Per cui in genere si consiglia sempre un consulto cardiologico in caso di sincope isolata o ricorrente.

Ho subito un intervento al cuore in passato, devo rimanere sotto controllo? E con quale frequenza effettuare i controlli?

 

A prescindere dal tipo di intervento o procedura subita al cuore, l'importanza di eseguire dei successivi regolari controlli è fondamentale.
Generalmente il primo controllo dovrebbe essere effettuato dopo 1-3 mesi dall'intervento. 
I controlli successivi devono essere stabiliti dal medico di volta in volta sulla base dei riscontri effettuati nella visita stessa.
Il controllo dovrebbe essere anticipato in caso di comparsa di sintomi sospetti o simili a quelli che hanno portato all'intervento.

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